A Palermo le lancette della storia sembrano tornate indietro di vent'anni. Mentre nel cuore di Brancaccio -- il regno dei fratelli Graviano -- si ricomincia a sparare, nei palazzi tornano a circolare i veleni, e si riaffacciano i misteri, a partire da via d'Amelio e dai cassetti vuoti dell'allora ufficio in Procura di Paolo Borsellino. Nino Di Matteo, il magistrato che ha mandato a processo boss, politici e carabinieri coinvolti nella trattativa Stato-mafia, da mesi riceve lettere di minaccia anonime. Chi e perché c'è dietro questa nuova strategia della tensione?
(ilfattoquotidiano.it)
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